L'autore, con linguaggio misurato e vivace, regala fotogrammi di un'intera vita. L'introspezione è condotta in modo delicato, con toni nostalgici ma mai mielosi o scadenti nell'eccesso di nostalgia. Ogni personaggio è descritto con essenzialità, come essenziale ed asciutta è tutta l'impalcatura del racconto, rendendolo piacevole alla lettura e regalando immagini simili a pennellate ora più decise, ora più sfumate, date con i colori del ricordo e di quella dolce malinconia che sopisce il dolore (Anna Maria Funari).
Pubblicare un libro è meraviglioso. Ma scriverlo è anche meglio. Blog dedicato a chi ama scrivere e conoscere/condividere il percorso che conduce alla realizzazione di un'opera. A chi, come me, crede che la parte migliore sia il viaggio, indipendentemente dalla meta.
sabato 13 aprile 2013
Cerimonia di premiazione del Memorial Miriam Sermoneta
Oggi ho visto gente di una certa età che crede ancora nei sogni, nella forza della scrittura, nella magia di emozionare gli altri con la parola scritta. Oggi ho scoperto un mondo fatto di amore per la vita e per il prossimo. Oggi ho sperimentato il dolore della nostalgia e la gioia del ricordare qualcuno che non c'è più. Oggi mi sono emozionato nel sentir leggere e interpretare un mio racconto così bene da non riconoscerlo quasi più come mio. Oggi ho gioito nel ricevere un riconoscimento per un mio lavoro. Oggi ho pianto con il racconto vincitore, talmente bello da meritare anche il secondo e terzo posto, e sono sincero.
Allora grazie a Giovanni Gentile e a tutti gli organizzatori del Memorial Sermoneta. Arrivederci all'anno prossimo... spero!
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