Non mi ritengo un intellettuale, quindi non valgo niente.
Non ho letto i classici e quelli che ho letto li ho trovati
a volte pesanti: preferisco i romanzi d’azione, avventura e horror. Anche
qualche film. Quindi non valgo niente.
Pretendo di diventare uno scrittore senza aver mai
frequentato un corso di scrittura e senza avere la volontà di farlo in futuro.
Quindi non valgo niente.
Adoro giocare ai videogiochi e vedo in alcuni di essi una
forma d’arte. Quindi non valgo niente.
I miei cantanti preferiti sono John Denver e Katy Perry.
Quindi non valgo niente.
Mi sono laureato col massimo dei voti in biologia
molecolare, ma ho scelto di cercare un lavoro qualunque. Quindi non valgo
niente.
Non ho l’ambizione di fare carriera, ma solo di mantenere un
buon posto di lavoro e di poterlo sempre svolgere al meglio. Quindi non valgo
niente.
Non ho amicizie influenti e, se anche le avessi, non le
sfrutterei per i miei scopi, perché non mi piacciono i raccomandati e non
voglio diventare uno di loro, per coerenza. Quindi non valgo niente.
Non ho mai votato centro-sinistra, quindi non valgo niente.
A vent’anni, anziché darmi alla pazza gioia da
post-adolescenza, mi sono sposato e ho fatto figli. Quindi non valgo niente.
Ho smesso di credere nella Chiesa e nutro più di qualche
dubbio anche sull’esistenza di Dio. Quindi non valgo niente.
Ma sapete una cosa? Mi sento libero.
E felice.
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